lunedì 22 novembre 2010

David e le candele del mercato di Natale

Mi era sfuggito il fatto di avere una foto del mercato di natale a marktplatz. A destra dell'albero di Natale, dove c'è un gruppetto di persone c'è il banchetto di David, il ragazzo ceco che fa le candele. Siccome mi era dispiaciuto fare un post di Natale senza immagini aggiungo questa, settimana prossima farò foto un pò più belle anche con dettagli delle bancarelle.

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domenica 21 novembre 2010

Mercati di Natale

Ci siamo, i mercati di Natale a Dusseldorf sono iniziati! Ieri, dopo essere andati a giocare a badminton, abbiamo preso un po' di tempo per camminare tra le bancarelle affollate e scoprire questa tradizione che fa impazzire tanto i tedeschi!


Abbiamo iniziato con Jan Wellem Platz, dove c'e' anche la pista di pattinaggio su ghiaccio. Questo mercatino e' alquanto bello, forse piu' specializzato sui dolci che gli altri. Interessante anche per mangiare qualcosa al volo.

Abbiamo preseguito per la piazzetta davanti alla stazione della U-Bahn Heinrich-Heine-Allee. Questo e' il mercatino piu' incasinato di Dusseldorf. Sara' per la posizione cosi' prossima a tante fermate dei mezzi pubblici, o sara' solo per la distribuzione un po' asimmetrica delle bancarelle, fatto sta che muoversi in questo punto e' alquanto difficile e violento. E' pero' bello andare nel baracchino rotondo centrale a bere qualcosa ed osservare le persone sotto che si spintonano.

Ci siamo quindi spostati nella piazzetta adiacente sul lato nord di Graben Strasse. Questo mercatino e' esattamente l'opposto di quello a Heinrich-Heine-Alle, sebbene a meno di due passi di distanza. Specializzato principalmente sul cibo, c'e' una specialita' che non ho ancora provato a base di funghi e cipolla.

Proseguendo per Flinger Strasse , in direzione Marktplatz dove c'e' l'ultimo mercato, ci sono ancora un po' di bancarelle. La presenza pero' delle catene di negozi alle loro spalle ne rovina parecchio l'atmosfera.

A Marktplatz c'e' sicuramente il mercatino piu' bello. Oltre alle classiche bancarelle che vendono solamente, ce ne sono quattro che producono e vendono i loro prodotti. C'e' quella che produce candele, quella del fabbro, del vetraio e del falegname. Quasi tutti si fermano ad osservare come costruiscono i prodotti che poi si trovano in vendita. In effetti questo crea piccole code che bloccano il passaggio, ma l'atmosfera della piazza vale la pena di sopportare questo disagio!


Sempre a Marktplatz, presso la bancarella che produce e vende candele abbiamo conosciuto David, un ceco che ogni tanto vive in Belgio, ogni tanto in Grecia, ogni tanto in Repubblica Ceca ed ogni tanto a Dusseldorf. Veronika si e' divertita a scambiare con lui quattro chiacchiere, soprattutto in merito a cosa fa nella vita e come si trova a vivere lontano dalla Repubblica Ceca. Abbiamo iniziato a parlargli quando due bambini italiani si sono avvicinati alla bancherella per vedere come faceva le candele, lui gli ha chiesto di dove erano e loro hanno risposto di Milano. Allora lui si e' presentato ed abbiamo riso sul fatto che io e Veronika formiamo proprio lo stesso quadretto, io di Milano e lei ceca. Se vi capitasse di passare proprio dalla sua bancarella fermatevi a parlargli in italiano, sono sicuro che gli fara' molto piacere!

Ristorante etiope

Ho ancora la bocca che brucia, ma questo ristorante etiope (OKRA) a Dusseldorf (ackerstraße 119) è incredibilmente simpatico! La scelta vegetariana numerosa e la bibita nazionale tej davvero buona. Il padrone simpatico. Si mangia con le mani, così ci ha spiegato... Ma forse lo dice solo x risparmiare sul lavaggio delle posate.

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mercoledì 17 novembre 2010

Perche' preferisco i paesi dell'est?

Non ho la piu' pallida idea del perche' quando sono in un paese dell'est, per lo meno quelli vicini al confine tedesco, mi sento piu' a mio agio di quando mi trovo nel blocco ovest. Sara' che le persone sono piu' modeste e non mostrano ancora forme di snobbismo. Sara' che la birra costa poco e dopo poche birre tutto sembra bello. Sara' che il passato di queste nazioni mi appassiona ed emoziona tanto da apprezzare la popolazione a priori. Sara' solo che amo la semplicita' e qui' mi sembra la cosa piu' comune. Non ho un'idea precisa, ma penso che tutte queste cose influenzino questo benessere.

A spasso per Varsavia

Lunedi' sono arrivato a Varsavia per lavoro. Ieri, dopo aver recuperato un po' di sonno lunedi' notte, sono andato con alcuni colleghi in centro. La citta' e' molto bella, direi quasi romantica. Ci siamo fermati in un ristorante nel centro, molto bello e rustico. Abbiamo mangiato divinamente e pagato relativamente poco. Il ristorante e' questo:
Gospoda pod Kogutem
22 635 82 82
Con il collega russo ci siamo addentrati in discussioni politiche dopo una Finland Vodka e un paio di Zywiec.

Qui' le foto.
Freta 48
Warszawa, Polska

martedì 16 novembre 2010

Scusa Parigi, ma ora sembri piu' bella

Devo ammettere che il mio viaggio a Parigi non e' stato cio' che mi aspettavo. Il grandeur (spero si scriva cosi') francese non mi ha affascinato e la magica atmosfera cittadina, durante la visita, si e' fatta meno magica a causa delle persone stesse per lo piu' parigini.

Ora pero' a due giorni di distanza dal ritorno mi accorco che qualcosa mi ha affascinato, ed e' proprio quell'atmosfera cosi' speciale che mi circola per la testa come qualcosa di fascinoso ed unico. Sara' che Parigi non colpisce subito ma solo quando la si lascia.

Qui' le foto

giovedì 11 novembre 2010

A proposito del pubblico

Generalmente non sono così snob da scandalizzarmi per un pò di sporco. Purtroppo i sedili dei mezzi pubblici sono tutto tranne che un pò. Trovo che i sedili ricoperti siano l'antitesi del buon senso. Così inclini a raccogliere ogni granello di sporco e così difficili da pulire. Mah.

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mercoledì 10 novembre 2010

Pubblicità progresso

Cosa sarebbe il mondo senza il lavoro? Ed i lavoratori senza straordinari? Ecco quindi che questa pubblicità descrive benissimo il nostro mondo. Un padre che gioca di notte, dopo le 3 ore giornaliere di straordinari, con i suoi figli. Fino al minuto prima i figli erano a casa a vedere il grande fratello. Grazie società energetica!

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martedì 9 novembre 2010

Tawern & Olzheim

Ultime tappe del nostro viaggio del primo novembre sono state due localita' ai piu' sconosciuti. Essendoci alquanto stufati della citta abbiamo optato un per la natura. Usando l'atlante stradale abbiamo cercato dei punti di interesse sul percorso di ritorno e ci siamo fermati.

Il primo punto e' un tempio romano (ricostruito) situato nei pressi di Tawern, poco distante dal confine lussemburghese. Per arrivarci si deve passare attraverso un bosco con suolo argilloso. Senza ostacoli durante i mesi asciutti (ce ne sono?) un po' fastidioso dopo giorni di pioggia. Il tempio in se e' una ricostruzione, ci sono dei reperti ma credo che siano l'1% di tutta la struttura. Sicuramente e' basato sugli scavi effettuati ed i ritrovamenti. Quando siamo arrivati non c'era nessuno anche se all'ingresso (senza cancello) c'era scritto il prezzo dei biglietti.

Cento chilometri in direzione nord e ci siamo fermati presso Olzheim. Penso che il villaggio di per se non sia un'attrazione. Cio' che pero' mi e' piaciuto moltissimo e' che al parcheggio segnalato per chi va a fare passeggiate c'e' un cartellone con la mappa ed accanto a questo una specie di cassetta per la posta con la mappa stampata su fogli A4 di carta lucida. Dei tre percorsi proposti abbiamo scelto quello panoramico. Non e' sempre ben segnato ma con un po' di buon senso si riesce a seguirlo. Lungo il percorso abbiamo incontrato un piccolo impianto eolico composto da due turbine eoliche, quello che ci ha stupito e' il rumore che una di queste due turbine faceva circa ogni 10/15 minuti. Era come se gli ingranaggi non girassero bene, un po' fastidioso. Dopo qualche chilometro abbiamo incontrato un pascolo con delle mucche. Emettendo suoni fastidiosi con la nostra bocca si sono avvicinate ed hanno iniziato a mangiare le foglie/aghi dei pini vicini al recinto anche se con difficolta' perche' i rami erano abbastanza in alto, noi le abbiamo aiutate staccando qualche ramoscello. Una domanda mi e' sorta comunque: davvero le mucche mangiano le foglie dei pini??? Il resto del percorso e' stato piuttosto anonimo. L'ultimo chilometro per giunta era sul ciglio della statale e non e' stato davvero molto sicuro e bello percorrerlo.

Questo e' l'ultimo atto dei tre giorni: 30/31 ottobre e 1 novembre lontani da Dusseldorf.

Qui' ci sono le foto...

Questione di logistica

Allora, prendo e ricevo un pacco. Non sono a casa e lasciano l'avviso. La volta precedente, stessa storia, ma lo lasciano alla posta vicina. Questa volta invece all'ufficio della stazione centrale. Quindi invece che farmi fare solo 5 minuti di strada me ne fanno fare 30. Mi chiedo dove sta la logica di tutto questo!

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Carte da gioco

Le carte da gioco non sono mai stata la mia passione fino a qualche mese fa quando ho iniziato con scala 40 e scopa. Vedere delle carte sulla terra a bagnarsi mi ha fatto molta tristezza.

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I giovani maleducati di Dusseldorf

Non penso che sia una questione di cultura. Alzarsi x far sedere gli anziani è solo questione di educazione. Sono ora sul 712 e seduto nella prima fila di sedili c'è un giovane. È entrata insieme a me una vecchietta col carrellino della spesa. Il giovane non ha fatto neanche un accenno per cederle il posto. L'ha semplicemente ignorata. Non è un caso. Molte altre volte ho visto la stessa situazione. Quì è ok essere giovani cool e fashion ma non educati.

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lunedì 8 novembre 2010

Mezzi pubblici e pioggia

Oggi ho vissuto l'esperienza dell'attesa invano. Sono uscito di casa verso le 8, mi sono diretto a Brehmplatz x prendere il 706 o il 708. Il cartellone ha mostrato sofort x circa 5 minuti x la linea 708. Quando sono arrivato infatti il tempo di attesa del 706 ora di 5 minuti e questo è arrivato qualche secondo prima di quello che aspettavo. Una volta giunto a Uhlandstrasse poi ho visto sfuggire il 703 ed ho dovuto aspettare x ben 10/15 minuti prima che un qualsiasi tram giungesse. Quando sono uscito pioveva un pochetto, niente di che. È arrivato anche un pò di freddo. Il traffico non mi è sembrato così congestionato. Sta di fatto che c'erano parecchi ritardi. Vuoi vedere che peggiora il servizio?

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Ho fatto una specie di Sushi

Sabato siamo andati a fare un po' di spesa in quei supermercati per maniaci vegetariani/vegani e salutisti. Dopo aver provato il Sushi vegatariano, di fronte allo scaffale dei prodotti giapponesi non ho resistito a comprare l'alga, il riso, il wasabi e il ginger per sushi. Di sera mi sono messo subito all'opera per fare il mio primo Sushi. Ecco il risultato...

Lussemburgo

Ci ho messo un po' ma alla fine parlo anche di Lussemburgo e del fatto che il diesel costava solo 1 euro al litro e mi ha fatto felice aspettare inconsapevolmente fino al confine prima di fare il pieno!

Siamo arrivati in citta' verso le 12, ci siamo diretti prima verso l'hotel prossimo alla stazione (hotel empire) per lasciare la macchina e le valigie. Fortunatamente era domenica ed il giorno dopo l'1 novembre (festa) altrimenti avremmo dovuto sganciare cash per il parcheggio. Arrivare in centro citta' non e' stato molto difficile, 15 minuti di strada a piedi ed il centro era li'.

Abbiamo iniziato con il palazzo ducale, il Lussemburgo e' l'unico Gran Ducato rimasto al mondo. Purtroppo l'atmosfera storica dell'edificio e della piazzetta e' stata sminuita da una guardia armata come rambo. Mancava il coltello in bocca e poi aveva proprio tutto. Dall'esterno, per quanto si potesse vedere, l'edificio e' bello. E' ancora in uso quindi gli interni non li abbiamo potuti visitare.

Tappa successiva e' stata la cattedrale di Notre Dame. Chiesa riccamente decorata in stile tardo gotico con influssi rinascimentali (ho copiato da Wikipedia, non capisco nulla di architettura e non volevo limitarmi a scrivere lo stesso che ho scritto per il Duomo di Trier!). Bella da vadere, un po' incastrata tra gli edifici circostanti.

Dalla cattedrale ci siamo diretti verso Gelle Fra, un monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. In cima dovrebbe esserci una statua impegnata nel gesto di riporre una corona e dovrebbe simboleggiare la nascita del Gran Ducato. A causa dell'Expo in Cina e' in trasferta ufficiale presso il padiglione lussemburghese.

Vedendo che il centro non offriva particolari spunti su cui soffermarsi ci siamo diretti verso il MUDAM, il museo di arte moderna. La strada che porta al museo e' alquanto interessante. Prima si scende in fondo alla valle create dalle due alture sui cui sono poste la citta' alta ed il museo. Questo percorso costeggia delle mura costruite durante il periodo di occupazione spagnola. Una volta in cima, c'e' la piazza d'armi, connessa con altri monumenti tramite delle vie sotterranee. La citta' di Lussemburgo era ricca di percorsi sotterranei. Furono principalmente distrutti e questo e' uno dei pochi che, penso, si possa visitare. Usciti dal percorso sotterraneo siamo quindi giunti al museo.

Il museo e' alquanto bello, architettonicamente e' moderno. Le collezioni all'interno mi hanno particolarmente interessato. Ogni sala era provvista di guide cartacee. Non abbiamo fatto alcuna foto anche se si sarebbe potuto.

Per mangiare abbiamo un po' faticato a trovare qualcosa di interessante per vegetariani. A dirla tutta siamo andati in due ristoranti normalissimi. Il primo era nella citta' alta, per la precisione nella Place D'Armes, e mi ha attirato principalmente per lo stile enoteca/ristorante All'interno ho scoperto che servono un'infinita' di vini francesi e per giunta inscatolati (tipo tavernello) ma prodotti da brand famosi. La sera poi ci siamo spostati verso l'hotel. In centro la maggior parte dei ristoranti non era molto invitante e praticamente vuoti. Siamo finiti al ristorante pizzeria Bella Napoli. Abbiamo preso due pizze e bevuto il vino "della casa". Niente di speciale.

Personalmente non ho trovato la citta' molto interessante. E' piacevole percorrere le varie zone ma nulla ha attratto davvero la mia attenzione. Unico particolare divertente e' stato un pullman di turchi, composto quasi completamente da soli uomini, che si e' farmato presso Gelle Fra ed hanno fatto qualcosa come centinaia di foto di gruppo. Non so cosa avessero a che fare con il Lussemburgo e la prima guerra mondiale, sta di fatto che hanno sostato li' a lungo. Per giunta senza la statua in cima al monumento e' pressoche' ridicolo averne un ricordo con tutto un gruppo. Avevano anche dei grandi striscioni che hanno esposto per le foto.

giovedì 4 novembre 2010

A Sant'Ambrogio

Come era bella Milano quando a Sant'Ambrogio si faceva albero e presepe. All'aereoporto di Dusseldorf si sono portati avanti col lavoro. Hanno già fatto gli alberi.

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3 motivi x andare in Italia

Air Berlin ci regala una perla pubblicitaria :-)

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Le persone strane della notte

Oggi mi sono svegliato un pò presto perché volo a Varsavia. Amo l'atmosfera di quest'ora con così poche persone ed il silenzio.
È appena passato l's1 e l's6 è in arrivo con 10 minuti di ritardo. Come si fa ad avere ritardo alle 5:45?
Nonostante mi trovi sulla banchina di una stazione, non ci sono molte facce strane. Grande differenza paragonato a Milano. Ma forse a quest'ora anche Milano è tranquilla.

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mercoledì 3 novembre 2010

Bio pasta e carote: sintomi di una mania

Io scelgo Bio! Lo dichiaro all'inizio cosi' evito tutti i possibili fraintendimenti che un post del genere puo' creare.

Come quasi ogni giorno sono andato a mangiare nella mensa della ditta in cui lavoro. Sui tavoli spesso c'e' il menu della settimana e sotto alla tabella con i vari piatti, in verde, compare la scritta: per la preparazione dei cibi si usano solo pasta e carote biologiche. Ho provato piu' volte a capire il motivo di tale frase e quanto senso possa avere selezionare solo due ingredienti biologici, considerando anche il fatto che spesso i cibi non li contengono. Mi sembra tanto un sintomo della mania biologica che investe ormai i paesi occidentali.

Biologico e' piu' buono, rispettoso dell'ambiente e forse sano. In realta' quando ho provato a cercare ricerche in merito al sano non ho trovato una sola opinione, spesso qualcosa si scopre che fa bene e qualcosa no, quindi bio e' forse solo piu' buono e rispettoso della natura. Buono e' un altro aggettivo che non si addice propriamente ai prodotti biologici. Per esperienza personale e' buono quando e' bio e locale, soprattutto quando si parla di frutta e verdura. Quando nei supermercati trovo prodotti bio che arrivano dai paesi del bacino mediterraneo mi viene il sospetto che siano stati colti prematuramente, e spesso il loro gusto ne e' la dimostrazione. Rispettoso per l'ambiente e' anche piuttosto un'approssimazione, quando compro le banane bio non sono proprio convinto di rispettarlo l'ambiente. Navi e aerei non risultano sulla lista dei mezzi piu' ecologici. Ecco quindi che da un'idea si genera una mania che si diffonde nel modo peggiore possibile, per ignoranza e superficialita'.

La mensa della mia ditta non fa differenza, mette in bella mostra l'attitudine al sano scegliendo due prodotti che raramente sono nei cibi che vengono serviti e forse i dipendenti si sentono fieri di essere parte di una ditta' cosi' avanzata. Magari su qualche sito web si sbandiera questa attitudine. Chi lo sa?

I tedeschi, come gli italiani ed i cechi sono molto sensibili alle mode. Ci si butta a capofitto dalla padella alla brace senza soffermarsi sui dettagli. Poi si credono a queste propagande senza senso in modo ceco.

Mi ricordo che un anno fa ero andato in un ristorante biologico/vegetariano di Praga vicino a Náměstí Republiky. Il ristorante che conoscevo era appena stato venduto ed i lavori di ristrutturazione erano nella fase finale. Sebbene non del tutto completato entrai con l'allora mia ragazza e ci sedemmo ad un tavolo. Il cameriere/proprietario ci elenco' i numerosi (due) menu offerti in quando le copie cartacee non erano ancora pronte. Alla fine di ogni menu ci disse in percentuale quando erano biologici. Li' per li' ridemmo del fatto che uno era 75% biologico e l'altro 98%. Ci chiedemmo come l'avesse calcolato ma lasciammo perdere visto il livello di non-sense della situazione. Col senno di poi mi sembra proprio lo stesso caso della mensa: uno specchietto per le allodole.

Treviri

A parte l'incendio abbondantemente descritto nei post precedenti vorrei un pò soffermarmi sui luoghi visitati durante questo weekend lungo.

Arrivati a Treviri abbiamo costeggiato il fiume per raggiungere il centro. Lungo il percorso ci siamo trovati di fronte ad un edificio dipinto come la copertina dei pink floyd. Proseguendo ci siamo diretti verso porta nigra, una delle porte romane meglio conservate al nord delle Alpi. All'interno allestiscono quelle scene che fanno a Roma con poveracci travestiti da antichi romani o centurioni... un pò patetico. Sta di fatto che la porta è rimasta intesa grazie al fatto che era stata annessa ad una chiesa. Abbiamo quindi camminato un pò x il centro. Mi aspettavo qualcosa di meglio delle solite catene di moda. La piazza del mercato era comunque allestita con bancarelle ed alcuni edifici luogo il percorso meritavano una foto. Ci siamo quindi diretti verso la basilica di Costantino. Imponente ma completamente vuota. Tutto ciò che vi era all'interno è andato perduto nei secoli dei secoli. Tappa successiva sono state le terme romane. Carine ma, per quanto posso capirne, molto ricostruite. Stessa storia x l'anfiteatro romano. Pezzo originale sono le basi delle colonne del ponte romano, unico ponte di questo periodo nel nord europa ad essere ancora aperto al traffico. La visita è proseguita con il duomo e un passaggio di fronte alla casa di Marx. Il giorno successivo siamo andati a fare quattro passi tra i vitigni della regione sul percorso a tema. Abbiamo rubato qualche chicco, anche se a me non piacevano particolarmente.


Unica nota negativa è stata che non sono riuscito ad assaggiare il vino locale.

martedì 2 novembre 2010

Ravanare nei rifiuti

Sono stato 25 minuti alla fermata del 706, fatto raro, nel frattempo ho visto l'ennesima persona che ravanava nel cesto dei rifiuti alla fermata. Oggi ho letto che Dusseldorf si classifica 6 tra le città mondiali x la qualità dello standard di vita. Sarà...

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Guidare male

Gli italiani sono famosi x il loro stile di guida sportivo, x non rispettare le regole del codice della strada e chi più ne ha più ne metta. Ammetto che dopo soli 3 anni faccio ormai fatica a guidare in Italia. Questo non vuol dire che nelle altre nazioni sia tanto meglio. Il primo dubbio sull'affermazione degli italiani peggiori automobilisti europei mi è venuto quando sono andato da Praga a Linz. Sorpassi kamikaze a non finire, tutti targati cz. Ora dopo un anno di Germania ho due nuovi gruppi di automobilisti: i tedeschi che predicano il rispetto delle regole e poi ai limiti di velocità prossimi ai cantieri autostradali fanno la pernacchia, e gli olandesi che quando non c'è limite di velocità vanno a 80 km/h ed appena vedono un limite lo infrangono. Allora, la prossima volta che si prende come cattivo esempio gli italiani si è pregati di guardarsi in casa e non venirmi a raccontare di come è orribile guidare lel bel paese!

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Tre imbecilli all'opera

Mi stupisce la propensione alla stupidità di certi ragazzi. Sono alla fermata del 706 a Lindemannstraße e la banchina dove attendere il tram è alquanto stretta. Subito all'inizio tre ragazzi francesi (dall'aspetto studenti) sui 20-25 anni si sono disposti in modo da bloccarne l'accesso. Ora giust'appena il buon senso basterebbe x capire che facendo così le persone devono passare sempre tra di loro x andare a controllare anche solo gli orari. Sembra che il buon senso non sia sufficente e la scuola tanto meno!

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OT: scelta voluta o casualita'?

Queste due notizie sono apparse su La Repubblica lo stesso giorno...



lunedì 1 novembre 2010

Le foto del nostro ultimo viaggio

Non ho ancora tempo per descrivervi i 3 giorni che abbiamo passato tra Treviri, Lussemburgo e zone limitrofe. Intanto posto le foto...

20101030 Trier - Luxembourg - Romische Tempelanlage - Hohes Venn Eifel

Video dopo l'evacuazione

Abbiamo pubblicato il video del dopo fuga...